MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni)
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Il Mercato telematico delle obbligazioni
Il Mercato telematico delle obbligazioni
Il MOT (mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato) viene istituito nel 1994 con un duplice obiettivo: agevolare gli investitori privati nell’accesso al mercato obbligazionario e favorire, al contempo, gli operatori professionali attraverso un sistema elettronico automatizzato. Il mercato MOT è un mercato al dettaglio e si distingue, in questo, dall’MTS, il Mercato telematico dei titoli di Stato all’ingrosso, riservato agli intermediari specializzati. Come l’MTS, anche il MOT è un mercato secondario. Banca Italia stabilisce il lotto minimo di negoziazione e controlla il prezzo ufficiale e il prezzo di riferimento degli strumenti negoziati sul mercato telematico delle obbligazioni. L’attività di vigilanza esercitata da Banca Italiana prevede anche l’attivazione di meccanismi automatici di controllo dei prezzi.
Le negoziazioni sul Mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato avvengono in diverse fasi. Inizialmente si svolgono con modalità di asta: questa fase si svolge dalle ore 8.00 alle 9.00 del mattino, seguita dalla fase di negoziazione continua che si chiude alle 17.30. Durante l’asta di apertura viene determinato il prezzo d’asta sulla base degli ordini di acquisto e di vendita inseriti dagli operatori. Durante la negoziazione continua, invece, i contratti vengono conclusi con abbinamento automatico delle proposte di acquisto e di vendita. Il prezzo teorico d’asta deve soddisfare uno specifico criterio di validazione: il sistema, infatti, verifica che il prezzo d’asta non si discosti eccessivamente dal prezzo di controllo. Il prezzo ufficiale fotografa, invece, il prezzo medio ponderato di uno specifico strumento nel corso della seduta. Le proposte possono essere inserite con o senza limite di prezzo: nel secondo caso sono definite “al meglio”. Sono previsti anche i cosiddetti ordini iceberg, parzialmente visibili. Le proposte, in aggiunta, possono essere associate a parametri di validità temporale (ad esempio, con validità limitata all’asta di apertura) o legati all’esito dell’ordine.
Il mercato MOT si struttura in due segmenti separati, il primo dei quali è il DomesticMOT dove sono negoziati i titoli di Stato e i titoli di debito italiani. L’EuroMOT, invece, è dedicato allo scambio degli Eurobond, dei titoli di Stato esteri e sovranazionali. I due segmenti di differenziano anche per la modalità di liquidazione che, nel primo caso, avviene tramite il sistema Euronext Securities Milan, nel secondo tramite i sistemi di liquidazione internazionali.
Per la quotazione degli strumenti scambiati sul MOT, il riferimento è dato da 100 euro di valore nominale del titolo. Se il prezzo è inferiore a 100, la quotazione si definisce sotto la pari; in caso contrario è detta sopra la pari o alla pari. I titoli possono essere quotati a corso secco o tel quel. Nel caso della negoziazione a corso secco, il prezzo non è rappresentativo della componente interessi maturata. Questo tipo di quotazione riguarda le obbligazioni a tasso fisso o, in alternativa, le obbligazioni con tasso variabile il cui parametro di indicizzazione viene rilevato prima del godimento della cedola. La negoziazione tel quel, invece, interessa le obbligazioni zero coupon e le obbligazioni strutturate con remunerazione legata all’andamento del sottostante (azioni, indici, valute o altri strumenti).
Il meccanismo order driven del mercato MOT garantisce una formazione dei prezzi trasparente, grazie ai meccanismi di controllo e alla pluralità di soggetti coinvolti che può prevedere l’intervento di operatori specialisti a sostegno delle negoziazioni. L’acquisto di titoli di Stato sul mercato secondario MOT prevede il pagamento delle commissioni previste dagli intermediari oltre ai costi legati allo spread.
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