Zero-coupon
Obbligazioni zero coupon
Anche definiti obbligazioni a capitalizzazione integrale, i bond zero coupon sono titoli senza cedola, il cui rendimento dipende dallo scarto tra valore nominale e valore di rimborso. Oltre ai BOT, questa tipologia di obbligazioni include i CTZ, i Certificati di Credito del Tesoro Zero Coupon e i corporate bond emessi da società private. Come si calcola il rendimento delle obbligazioni zero coupon e il rischio di investire in questo strumento?
Obbligazioni zero coupon: cosa sono?
A differenza delle obbligazioni classiche, i titoli zero coupon non prevedono lo stacco di una cedola a intervalli regolari, tipicamente con cadenza semestrale. La remunerazione, infatti, deriva esclusivamente dallo scarto di emissione, ovvero dalla differenza tra il prezzo di acquisto e il valore di rimborso. Quest’uItimo avviene alla pari, mentre l’emissione delle obbligazioni avviene a sconto, ossia sotto la pari. Non prevedono, quindi, un rendimento garantito e non offrono un reddito durante la durata del contratto.
Come funzionano le obbligazioni senza cedola?
I CTZ (certificati del tesoro zero coupon) e i BOT zero coupon sono emessi, proprio come le obbligazioni standard, per finanziare la spesa corrente dello Stato, il debito o gli investimenti strutturali. In linea teorica, le obbligazioni senza cedola consentono all’investitore di ottenere a scadenza un capitale di rimborso superiore al capitale investito per acquistare il titolo al momento dell’emissione. Ciononostante, può verificarsi il caso di bond zero coupon a breve scadenza con rendimento negativo.
Zero coupon bond: prezzo
Per convenzione, il valore di rimborso dei bond zero coupon è dato a 100. Il prezzo delle obbligazioni senza cedola viene stabilito sottraendo al valore nominale gli interessi figurativi attualizzati secondo un tasso fisso predefinito. Dal punto di vista dell’andamento dei prezzi, gli zero coupon bond si caratterizzano per l’elevata volatilità. Non a caso, hanno generalmente una durata limitata nel tempo rispetto alle obbligazioni con cedola. Le obbligazioni zero coupon possono essere emesse anche in valute diverse dall’euro. In quanto tali sono soggette al rischio di valuta: nel rendimento atteso, infatti, è incorporato il rischio che la moneta in questione subisca una perdita di valore nei mesi a venire.
Calcolo zero coupon
Come abbiamo visto, le obbligazioni zero coupon non offrono un rendimento periodico, ma pagano il capitale e l’interesse a scadenza, evitando il problema di dover reinvestire gli interessi periodici. Mentre, nel caso delle obbligazioni standard, il calcolo del rendimento si basa sull’interesse semplice, il calcolo delle zero coupon è meno intuitivo. Per calcolare il rendimento dei CTZ si considera il rendimento effettivo a scadenza. Questo indicatore è funzione del prezzo di acquisto, del valore nominale rimborsato a scadenza e della durata del titolo. Per stimare la remunerazione andranno considerate anche le commissioni, le spese di gestione e le tasse.
Obbligazioni zero coupon: quotazioni
Come già accennato, il mercato delle obbligazioni zero coupon si divide in Government Bond, emessi da enti pubblici, e Corporate Bond emessi da società private. Per conoscere il prezzo dei bond senza cedola è possibile consultare i listini di obbligazioni, individuando i titoli identificati con la dicitura zero coupon o ZC. Le quotazioni sono riportate dai maggiori siti di finanza internazionali e dai portali dedicati ai trader dove è possibile consultare le informazioni relative alle diverse tipologie di bond zero coupon (es. titoli del tesoro USA, bund tedeschi, CTZ italiani).
Elenco obbligazioni zero coupon
In Italia, le obbligazioni senza cedola sono rappresentate da BOT zero coupon e CTZ – certificati del tesoro zero coupon. Questi ultimi hanno una scadenza di 24 mesi dalla data di emissione e sono collocati tramite aste mensili che seguono la stessa periodicità dei buoni indicizzati all’inflazione europea (Btp€i). I BOT, invece, possono avere una scadenza di 3, 6, 9 o 12 mesi e sono collocati una volta al mese, nel caso dei Bot semestrali e annuali; nel caso invece dei Bot trimestrali e flessibili le aste non hanno periodicità fissa, ma vengono programmate in base alle esigenze di liquidità.
Oltre ai titoli di emissione statale, troviamo le obbligazioni zero coupon di tipo corporate che replicano sostanzialmente lo stesso tipo di funzionamento. Le obbligazioni senza cedola possono essere emesse anche da organismi sovranazionali come la BEI (Banca Europea per gli Investimenti) in diverse valute.
Quali sono le migliori?
I titoli di debito statali, per definizione, offrono un rischio e un rendimento basso. Questa regola deve essere interpretata in base allo strumento specifico, all’affidabilità dell’emittente e alla fase che attraversa il mercato. Il rendimento atteso dipende anche dal rating dell’emittente e, in senso più ampio, dalla solidità finanziaria dell’ente o della società in questione. Non bisogna dimenticare che, in determinate condizioni di mercato, il valore delle obbligazioni senza cedola può essere superiore al valore di realizzo. Un elemento di valutazione molto importante è la durata che aumenta nel caso dei titoli più rischiosi.
Investire in zero coupon bond
L’investimento in titoli zero coupon può essere fatto in una doppia prospettiva. L’intento può essere quello di conservare le obbligazioni fino a scadenza, nel qual caso il rendimento tende a essere mediamente più alto rispetto alle obbligazioni classiche. In alternativa è possibile scambiarle sul mercato secondario, sfruttandone la volatilità: va tenuto presente, infatti, che le oscillazioni subite da questi titoli tendono a essere significative.
Obbligazioni zero coupon: quali sono i rischi?
Dal punto di vista del rischio emittente, non vi sono differenze fra i titoli con o senza cedola. Il rischio di speculazione, tuttavia, è più elevato per la seconda tipologia di strumento: un bond zero coupon, infatti, risente maggiormente dei cambi relativi ai tassi di interesse e, in generale, delle variazioni del mercato. Sul breve periodo, dunque, le obbligazioni senza cedola sono da considerarsi più rischiose rispetto alle obbligazioni standard.
Conclusioni
Il sintesi, conviene investire in obbligazioni zero coupon? Il rischio legato a questi titoli, rispetto alla situazione di qualche anno fa, suggerisce prudenza. In generale, si tratta di un investimento da valutare per diversificare la strategia. A questo scopo, puoi chiedere consiglio ai consulenti MoneyFarm per comporre il portafoglio più adatto al tuo livello di rischio e alle tue aspettative di rendimento.